SOMMARIO: 1. Premessa - 2. Una causa naturale e universale di estinzione del vincolo matrimoniale: la morte di uno dei coniugi - 3. Il Codice civile del Regno d’Italia del 1806. - 4. Il Codice civile austriaco esteso ai territori italiani nord-orientali - 5. L’esperienza giuridica dei c.d. divorzi “fiumani” nell’immediato (primo) dopoguerra - 6. Il divorzio nei territori dell’Africa orientale italiana ai tempi del fascismo - 7. L’ingresso in Italia, prima del 1970, di divorzi pronunciati all’estero - 8. Conclusioni.
The historical evolution of the divorce in Italy from the Ages of Codifications to 1970
ABSTRACT: The purpose of this paper is to examine the Italian regulations that already provided for divorce from the Ages of Codifications to 1970. In this perspective, the Author argues that the Italian legislator, although in a fragmentary and discontinuous manner, already provided for divorce since 1806. Furthermore, the Author focuses on cases in which foreign divorce judgments have gained the civil recognition (“delibazione”) before the Italian divorce legislation came into force.
1 - E' indiscutibile il ruolo crescente del diritto di matrice giurisprudenziale nel difficile percorso di armonizzazione dell'ordinamento ai principi di vertice della nostra democrazia, laica e pluralista. Tra le giurisdizioni superiori, la Corte di Cassazione ha raggiunto uno standing centrale, dimostrandosi interlocutore sensibile e attento nel 'dialogo silenzioso' con la dottrina. Gli ultimi anni contano numerosi provvedimenti che hanno segnato le tappe di un cammino di transizione verso traguardi di maturità sistematica, e coerenza assiologica, dell'ordine giuridico della Repubblica. Mi riferisco, per limitarmi ai casi più dibattuti, alle Sezioni unite civili del 2013 sull'obbligo (poi negato dal giudice delle leggi nella controversa sentenza n. 52 del 2016) di apertura per il Governo delle trattative con le confessioni religiose richiedenti; del 2014 sul carattere ostativo della convivenza ultratriennale al riconoscimento civile delle pronunce ecclesiastiche di nullità matrimoniale; del 2017 in materia di interpretazione rispettosa dell'art. 7, primo comma, Cost. del divieto di "ogni ingerenza" statale sugli enti centrali della Chiesa cattolica. Ancora, più recenti, spiccano l'ordinanza della prima sezione civile su diritto alla propaganda ateistica e divieto di discriminazioni e, a fine 2020, la sentenza della terza sezione civile su diritto all'autodeterminazione in materia di (rifiuto del testimone di Geova al) trattamento sanitario e libertà di professione della fede. (segue)
SOMMARIO: 1. La legge sul divorzio e la sua conferma nel referendum del 1974 – 2. La riforma del diritto di famiglia: legge 19 maggio 1975, n. 151 - 3. Bibliografia.
SOMMARIO: 1. Israele, uno Stato ‘ebraico’ e multiculturale? - 2. Il sistema degli statuti personali e la tutela delle relazioni familiari - 3. Matrimoni, divorzi e Corti religiose - 4. Pluralismo, multiconfessionismo e dinamiche demografiche. Prime conclusioni e prospettive di ricerca.
Forms and practices of the religious pluralism in the State of Israel. The Ottoman inheritance and the protection of family relationships.
ABSTRACT: The essay aims to explore, also in a historical perspective, the general characteristics, peculiarities and limits of the differentiated protection of family relationships in force in the legal system of (State of Israel), still based on the millet system. It allows the application of the personal statutes of the various ethnic-religious communities (Jewish, Muslim, Druze, Christian) present on the territory, not only to regulate the legal institutions typical of family law - especially marriage and divorce -, but also for the resolution of disputes on the matter that are devolved to the jurisdiction of the religious Courts of several religions. In examining the effectiveness and functionality of this model of religious and cultural pluralism, the study highlights the delicate problems of relevance and coexistence of the different religious normative complexes in the Israeli state system.
Il 28 settembre 2018, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, si è tenuto un convegno internazionale co-finanziato dall’Unione Europea, che ha visto la partecipazione di giovani studiosi delle più diverse discipline giuridiche, italiani e stranieri. I relatori, selezionati in seguito ad una “call for papers”, cui è stata data ampia pubblicità in Italia e all’estero, si sono confrontati sul tema del pluralismo religioso nel sistema europeo e, soprattutto, nella recente giurisprudenza delle Corti sovranazionali. (continua)
SOMMARIO: 1. Notazioni introduttive - 2. I termini della vicenda da cui origina il rinvio pregiudiziale e la competenza della Corte di giustizia a pronunziarsi sulla questione controversa - 3. La portata applicativa del regolamento n. 1259 del 2010 e le sentenze dei tribunali religiosi - 4. Le implicazioni di carattere sistematico della pronunzia in rapporto al principio di incompetenza dell’Unione nella materia ecclesiastica o religiosa - 5. I dubbi sostanziali circa la riconoscibilità in Europa del ripudio islamico - 6. Conclusioni.
The issue of the civil recognizability of the Islamic divorce by the EU Court of Justice (considerations on the ruling of December 20th 2017, C-372/16)
ABSTRACT: The present paper takes as a starting point a recent ruling by the EU Court of Justice concerning the issue of recognizability of Islamic repudiation under the EU Regulation No. 1259/2010. After assessing the conditions underlying the jurisdiction of the Court of Justice to rule on such a controversial matter, the Author excludes that the religious judgments fall within the scope of the aforementioned regulation (and within the purpose of Regulation No. 2201/2013), also in light of the so-called principle of the Union’s incompetence in ecclesiastical or religious matters. Moreover, although the unilateral repudiation is to be considered contrary to the principle of public order of the moral and legal equality of the spouses, the Author concludes that, consistently with the current trend of many legal systems to give increasing broader space to the “negotiating” management of the marriage bond, effective protection of the principle of equality should involve letting women, in some particular situations, have the choice of concretely enforcing that principle.
SOMMARIO: 1. Il matrimonio nella teologia ortodossa - 2. I caratteri essenziali del matrimonio ortodosso - 3. Il principio di oἰκονομία - 4. Oἰκονομία e indissolubilità del matrimonio.
Divorce and oikonomia in Orthodox canon law: the merciful application of the law
ABSTRACT: Despite the fact that the principles of the unity and indissolubility of the conjugal bond represent constituent and essential properties of the sacrament of marriage in Eastern law, Orthodox theology allows some exceptions due to the schlerocardia of man, permitting the “economic” application of the rule. The paper aims to outline the ontological essence of oikonomia as a transposition in the human dimension of the redeeming force of the divine condescension. According to tradition, the institution finds its privileged application in marriage; therefore, the intention is to demonstrate that Orthodox ecclesiology tolerates second marriages as the “lesser evil” compared to fornication. This applies both to second marriages of divorcees and widows/widowers, since the sacrament of marriage survives the physical death of the spouse and remains a real image of the Mystery of the Incarnation. The paper will then analyse the circumstances that justify the “economic” interpretation of the precept: the “moral death” of the marriage due to a serious and despicable act, collective good, the worse damage that could derive from the rigid interpretation of the rule (akribeia)
Sommario : 1. Introduzione - 2. Libertà di religione ed espressione dell'identità culturale - 3. La costruzione delle moschee - 4. La vestizione del velo - 5. La pratica sommersa delle mutilazioni genitali femminili - 6. Il diritto di famiglia - 7. Il matrimonio - 8. I matrimoni poligamici - 9. I matrimoni forzati - 10. I diritti successori - 11. Ripudio e divorzio - 12. Kafalah e adozione - 13. Conclusioni. La necessaria unitarietà dell'ordinamento giuridico contro la discriminazione. Il caso delle giurisdizioni speciali shariaitiche: un’esperienza da non imitare.
The Cultural Impact of Islamic Mass Immigration on the Italian Legal System
ABSTRACT: Although Italy has been a country with a strong tradition of emigration, only in the last twenty-five years Italians have had to face the social, juridical and cultural problems related to high immigration hosted by this country. The majority of immigrants come from areas with Islamic religious tradition such as Northern and Central Africa and the Middle East. The cultural impact between the Italian Catholic tradition and the newcomers' faith and customs has been very strong, often problematic. The aim of this paper is to investigate the most relevant issues between the cultural and legal aspects of Islamic culture pertaining to immigrants living in Italy with the Italian legal system. The legal areas proposed for the investigation are related to self-determination, personal integrity and family law, especially for analyzing the impact of cultural differences on public policies and social behavior. The methodology used regards a comparative and a multidisciplinary approach.
L’introduzione del divorzio in Italia non fu cosa da poco né durante le discussioni parlamentari, né nel corso delle parallele, incalzanti battaglie di opinione di cui la meritoria raccolta, di cui ci occupiamo in questa sede, dà parziale, ma utilissima testimonianza, limitatamente alle vicende seguite alla presentazione, da parte di un comitato di cui Gabrio Lombardi e Sergio Cotta ebbero l’indiscutibile leadership , dei ben noti quesiti, intesi all’abrogazione della legge divorzile, appena approvata. (Continua)
Sommario: 1. Premessa e prime prospettive – 2. Il rimedio sul piano pastorale: l’accoglienza delle coppie civilmente risposate – 3. L’informazione da parte delle strutture ecclesiali a favore dei cattolici, civilmente risposati o no, il cui matrimonio canonico sia fallito – 4. Il piano dell’azione: la necessità di semplificazione e di adeguamento degli strumenti giuridici – 5. Il piano dell’interpretazione – 6. La dispensa da matrimonio rato e non consumato e la via amministrativa tra nullità e scioglimento. Cenni conclusivi.
SOMMARIO: 1. Giurisdizione contenziosa e giurisdizione volontaria in materia matrimoniale - 2. Un intervento del Decano della Rota - 3. Alcune considerazioni prospettiche - 4. Riflessioni finali.
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. Cenni sulla legislazione matrimoniale nell’Italia preunitaria – 3. L’introduzione del matrimonio civile nella codificazione unitaria del 1865 e la questione del divorzio – 4. I primi fermenti divorzisti: i progetti Morelli (1878-1880) – 5. Il progetto Villa del 1881 – 6. Il progetto Zanardelli del 1883 – 7. Il divorzio sul finire del XIX secolo: un problema aperto – 8. Il secondo progetto Villa (1892) – 9. Il terzo progetto Villa (1892-1893) – 10. L’inizio del nuovo secolo e il rinnovato entusiasmo divorzista. Il progetto Berenini-Borciani (1901) – 11. Il progetto Zanardelli-Cocco Ortu (1902) – 12. Il divorzio nel periodo giolittiano e il progetto Comandini (1914) – 13. Il progetto Marangoni-Lazzari (1920): fine di un’epoca – 14. Considerazioni conclusive.
SOMMARIO: 1. Introduzione - 2. La disciplina del divorzio nel Codice Civile coreano e i relativi aspetti patrimoniali - 3. Fidanzamento, matrimonio, nullità e interruzione per morte del matrimonio - 4. La tutela dei figli nel divorzio - 5. Riforma del diritto di famiglia n. 7427/2005.
ABSTRACT: Some remarks on divorce in South Korea The Korean family law regulates two different procedures for divorce: divorce by agreement (which is used in cases where both spouses are agree to terminate the marriage) and judicial divorce. Closely related to divorce are different problems, because of which this institution has been repeatedly the subject of reforms; the most significant reforms are: the first one in 1991, which aims to achieve a way of equality between man and woman, then in 2005, which had as its goal to remove the "head of the family" system and the last one in 2007 made to realize an effective protection of children as the greatest victims of their parents’ divorce. The most innovative reform has been the law n. 7427 of 2 March 2005 (with eight points, four of which came into force immediately and the other in 2008). It deals essentially in abolish the head of the family system, on the ground that it was unconstitutional, because the system contains articles that infringe individual dignity and equality between sexes in marriage and so they are contrary to art. 36 of the Korean Constitution.
INDICE: Premessa - 1. Giurisdizione ecclesiastica e sovranità dello Stato italiano: una storia di contrasti - 2. L’art. 34 del Concordato lateranense - 3. La discussione politica sul matrimonio concordatario in età democratica - 4. La controversia sul divorzio - 5. L’incidenza della giurisprudenza costituzionale - 6. L’art. 8 dell’Accordo di revisione ed il silenzio sulla riserva di giurisdizione - 7. Irrazionalità ed incoerenza di sistema dopo la riforma del diritto internazionale privato - 8. Osservazioni conclusive.
SOMMARIO: 1. L’oggetto di indagine ed i suoi limiti. L’argomento ed i suoi problemi di fondo - 2. Il matrimonio canonico e concordatario nel quadro del diritto internazionale privato – 2.1. La rilevanza del matrimonio canonico – 2.2. Le decisioni ecclesiastiche di nullità, il Concordato ed il diritto internazionale privato – 2.3. Problematiche attinenti la dimensione giuridica europea - 3. Il problema delle sentenze straniere di divorzio a connotazione religiosa - 4. I beni culturali religiosi ed il diritto internazionale – 5. Organi ed enti della Santa Sede e della Chiesa cattolica e problematiche di diritto internazionale – 6. Conclusioni.
SOMMARIO: 1. Premessa - 2. I vari casi di scioglimento di matrimonio rato e non consumato nelle decretali pontificie - 2.1. Per ingresso in religione: a) Alessandro III; b) Innocenzo III; c) Gregorio IX - 2.2. Per causa d’assenza - 2.3. Per affinitas superveniens: a) Alessandro III; b) Urbano III; c) Innocenzo III - 2.4. Per lepra superveniens - 2.5. Per cognatio spiritualis superveniens: a) Alessandro III; b) Bonifacio VIII - 2.6. Per successivo matrimonio consumato: a) La dottrina di Gregorio IX; b) Alessandro III; c) Lucio III; d) Urbano III; e) Innocenzo III - 3. I vari casi di scioglimento di matrimonio rato e non consumato nella dottrina con riguardo all’ingresso in religione di uno dei due coniugi - 3.1. La dottrina canonistica: a) Gandolfo; b) Stefano Tornacense; c) Bernardo da Pavia; d) Goffredo da Trani; e) Enrico da Susa (Card. Ostiense); f) Abbas Antiquus; g) Egidio da Bellamera; h) Pietro di Ancarano; i) Giovanni d’Andrea; l) Antonio da Butrio; m) Niccolò dè Tedeschi (Panormitano) - 3.2. La dottrina teologica: a) San Bonaventura; b) Sant’Alberto Magno; c) San Tommaso; d) Durando da Saint Pourçain; e) Enrico da Gand; f) Duns Scoto; g) Guglielmo Durante; h) Riccardo da Mediavilla; i) Giovanni da Torquemada.
SOMMARIO: 1. A Sergio Lariccia - 2. Come eravamo - 3. Gli anni ’50 e ’60: la notte fonda della laicità come eguaglianza - 4. La svolta divorzista: la laicità come distinzione degli ordini - 5. Il regressus degli anni ’70 - 6. In vista della revisione concordataria degli anni ’80 – 7. La risalita degli anni ’90: la laicità come non confessionalità - 8. P.M. e C.S.M.: la laicità nell’amministrazione della giustizia – 9. L’ultima giurisprudenza e le prospettive della laicità.