Per una riflessione critica sul “Vero” e sul “vissuto storico” - di Piero Bellini

1 - Vi sono tematiche impegnanti [così quelle che investono “valori d’ordine sacrale” nei quali si ripone per davvero fede: «toto corde»: «toto pectore»: «toto animo»] che - segnatamente coinvolgenti - vanno affrontate perché «meritano d’esser affrontate», e vanno meditate perché «meritano d’esser meditate»: anche se poi [in un ambiente umano viepiù venuto accomodandosi, nel tempo, a una grigia secolarizzazione dei propri moduli di vita] a presentarsi - in pro d’un così attento impegno fideistico - non siano fondate aspettative di buon esito. Si tratta [per quanti se ne sentano presi nel profondo] di fare - in quel composito contesto - ciascuno la sua parte: quella che gli si riveli spiritualmente doverosa: cercando - così - di assicurare alle grandezze mistiche [in cui ripone fede: e in cui nutre speranza] lo spazio vitale che loro si compete: e questo quale il Credo cui ciascuno senta nell’intimo d’esser tenuto a conformare [nella vivente concretezza dell’«hic mundus»] la propria vicenda esistenziale.