L’ultima lezione romana di Giorgio Peyrot - di Nicoletta De Luca

Molto è stato detto in queste due giornate che abbiamo voluto dedicare a Giorgio Peyrot. Vorrei però esprimere, e mi si consenta, un sentimento personale. Per me Peyrot era un nome senza volto, ma solo “Il Prof. Peyrot” perché lui prima di tutto fa parte dei ricordi della mia infanzia quando mio padre in casa parlava delle varie vicende universitarie e ovviamente il suo nome faceva parte di queste. Solo successivamente, dedicandomi agli studi del Diritto ecclesiastico, ho avuto occasione di incontrarlo nell’Istituto di Diritto pubblico della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma dove lui, nonostante l’insegnamento nell’Università di Perugia, continuava a svolgere alcuni corsi. Fu da allora che finalmente non solo gli diedi un volto, ma soprattutto cominciai ad apprezzarne il valore attraverso i suoi scritti. (Continua)