La proposta di legge in materia di libertà religiosa nei lavori del gruppo di studio Astrid. Le scelte operate in materia matrimoniale e per la stipulazione delle intese - di Sara Domianello

Tenterò di rispondere a due interrogativi: Perché un intervento legislativo in materia di matrimonio e di intese? E quale intervento potrebbe offrire garanzie costituzionalmente adeguate alle istanze di tutela registrate oggi in tali particolari materie? La risposta alla prima domanda coincide, in parte, con le ragioni per le quali ho accettato l’invito a partecipare al gruppo di lavoro che la Fondazione Astrid ha costituito, sotto il coordinamento del prof. Zaccaria, in vista della promozione di un completo, ossia più esaustivo adeguamento a Costituzione della disciplina nazionale in materia di libertà di coscienza e religione. A giudizio largamente condiviso, infatti, la normativa vigente registra criticità costituzionalmente rilevanti almeno su due fronti. Uno è quello dell’applicazione, pur residuale, della legge sui culti ammessi, vecchia, prima e oltre che anagraficamente, nei suoi contenuti normativi e nel suo DNA, incompatibili con la forma costituzionale dell’Italia repubblicana. (Continua)