La proposta di legge in materia di libertà religiosa nei lavori del gruppo di studio Astrid. Le scelte operate nel campo della libertà collettiva - di Pierangela Floris

Nelle parti dedicate alla dimensione collettiva della libertà religiosa, la Proposta dà spazio a tre figure: due oggetto di espliciti riferimenti costituzionali, l’associazione con fine di religione o di culto e la confessione religiosa; una terza nuova, l’associazione filosofica e non confessionale, di chiara derivazione europea già nella denominazione. Inizio dalle associazioni con finalità di religione o di culto, che nella Proposta hanno un risalto senz’altro significativo. Esso però non è teso a oscurare o attenuare il rilievo di altre figure, in particolare della confessione religiosa, alla quale la Costituzione riserva un’attenzione tutta speciale e che nel progetto ha prerogative esclusive. Quel risalto ha altre ragioni, già esplicitate anche da chi ha parlato prima di me. Il progetto prova ad affrontare i problemi emersi in tempi recenti con lo sviluppo dell’associazionismo religioso, che ha interessato, in particolare, le comunità di nuova formazione o insediamento e che ha trovato un po’ tutti impreparati. (Continua)