La Cassazione fra coscienza e incoscienza - di Giovanni Di Cosimo

Come si stabilisce quali sono le convinzioni di coscienza di una persona in stato di incoscienza? Lo spinoso interrogativo accomuna due recenti decisioni della Corte di Cassazione relative a persone in stato di incoscienza che, prima di cadere in tale condizione, hanno manifestato contrarietà per motivi di coscienza al trattamento medico cui sono attualmente sottoposte. L’opposizione assume forme diverse: precedenti dichiarazioni orali nel caso di una persona in stato vegetativo permanente che viene sottoposta a idratazione e alimentazione artificiali; possesso di un cartellino con la scritta “niente sangue” nel caso di una persona in stato di incoscienza che viene sottoposta a trasfusione sanguigna. In entrambi i casi il trattamento medico consente di evitare la morte della persona; tuttavia, nel primo serve più precisamente a tenerla «in vita biologica non cognitiva»; nell’altro serve «a salvare la vita del paziente». (Continua)