Il governo locale del pluralismo religioso - di Letizia Mancini

Sono molto grata all’amico Giuseppe Casuscelli per avermi invitato a partecipare a questo incontro. Stato, Chiese e pluralismo confessionale è una rivista che seguo con grandissimo interesse fin dalla sua fondazione. È uno strumento prezioso, del quale ho sempre apprezzato in particolare la vocazione trasversale e interdisciplinare. Questa qualità non deriva solo dal fatto che il pluralismo è questione che si presta appunto ad analisi trasversali e interdisciplinari, ma è frutto di una precisa scelta editoriale, quella cioè di accogliere punti di vista differenti, approfondimenti e riflessioni di studiosi di discipline e di generazioni diverse. Come sociologa del diritto mi sono occupata di pluralismo culturale e religioso soprattutto in riferimento ai movimenti migratori che di tale pluralismo costituiscono il principale fattore nella società italiana. A partire dal titolo di questo incontro, mi sono allora chiesta se in questi dieci anni abbiamo assistito a un progressivo riconoscimento del pluralismo religioso e, di conseguenza, del godimento di diritti legati alla libertà religiosa e al suo esercizio.